2-2018. Kassope.

A Sud-Est di Efyra si trova l’antica città di Kassope, edificata nella prima metà del IV secolo a.C. su un altopiano roccioso in posizione dominante sulle fertili pianure costiere poste più a Sud.

L’antica Kassope in vista satellitale da Google Maps.

Vista panoramica dai margini dell’agorà di Kassope.

La prima attestazione di Kassope come città è in un’epigrafe datata attorno al 360/55 a.C., il catalogo dei Theodoroki di Epidauro (IG IV²,1 95, 25). Pertanto doveva essere più antica, come confermato dalle indagini archeologiche, anche se si dibatte se all’epoca essa fosse già dotata di mura o no.

Nata come capitale dei Cassopei, una tribù appartenente al gruppo etnico dei Tesprozi, venne inglobata assieme a questi ultimi all’interno del regno Molosso attorno al 370.

In Epiro infatti, oltre alle colonie greche presenti sulla costa, vi erano tre principali gruppi etnici autoctoni: Caoni, Tesprozi e Molossi. Furono i sovrani Eacidi di questi ultimi ad assorbire gli altri e a creare quel Grande Epiro che ebbe la sua massima espansione militare e politica col famoso Pirro (318-272 a.C.).

Dopo aver percorso una strada a tornanti in un bosco di conifere si giunge a un piccolo parcheggio, da dove un sentiero conduce fino all’ingresso del sito.

Splendidamente conservato è l’impianto urbanistico di tipo ippodameo, cioè caratterizzato da isolati regolari, che indicano una chiara pianificazione preliminare. Gli isolati avevano forma rettangolare e seguivano la pendenza naturale del terreno, separati tra loro da una griglia di strade parallele.

Siamo abituati a pensare alla Grecia come un luogo caldissimo e assolato, ma in queste aree, specialmente in autunno e inverno, le precipitazioni sono abbondantissime. Ma anche d’estate non scherzano affatto. Durante questo mio viaggio di 15 giorni sono incappato in ben 3 giorni di pioggia.

Nel villaggio montano di Karpenisi la strada si è trasformata in un fiume in piena in pochi minuti.

Il deflusso delle acque piovane era un grosso problema anche nell’antichità e alcune soluzioni adottate, concettualmente non dissimili da quelle moderne, sono ancora ben visibili.

L’altra faccia della medaglia è spesso la presenza nei siti antichi di moltissime cisterne per l’immagazzinamento dell’acqua piovana da usarsi nei periodi caldi, che, credetemi, sono davvero caldi…

Per quanto riguarda le strutture più significative voglio ricordare l’agorà, che, collocata nella parte più bassa, presenta su un lato la vista panoramica che vi ho mostrato in una foto precedente, da quello opposto una lunga stoà bipartita, mentre sui lati brevi rispettivamente un odèion/bouleuterion appoggiato a un pendio naturale e una seconda stoà con una serie di ambienti dalle funzioni pubbliche alle sue spalle.

Pianta dell’agorà.

Vista della Stoà N dalla sommità dell’Odèion.

Dal lato opposto…

All’interno dell’agorà si può ancora identificare un grande altare di Zeus Salvatore, la cui iscrizione dedicatoria è ben leggibile (ΔΙΟΣ ΣΩΤΗΡΟΣ).

Degni di menzione sono sicuramente anche il Katagògion, ossia un ampio edificio destinato all’alloggio degli ospiti illustri di Kassope, costituito da un cortile centrale porticato circondato da una serie di ambienti e il teatro, costruito in posizione dominante sull’intera città.

Il Katagògion.

Il teatro.

Ma senza dubbio la struttura a mio avviso più affascinante edificata all’interno delle mura è una tomba a camera con volta botte di tipo macedone posta in posizione eccentrica, su uno sperone roccioso rivolto a SO, databile forse al III secolo. Era probabilmente un heroon.

Infine fuori dalle mura antiche, ritornando alla strada asfaltata e percorrendone un ulteriore breve tratto si giunge agli scarsi resti di un tempio, visibili sull’immediata sinistra della carreggiata all’interno del bosco.

Si tratterebbe del santuario di Afrodite, che era la divinità più importante dei Kassopei costituendo l’iconografia principale delle loro monete autonome.

Kassope, ca 342-330/25 a.C. Æ 20mm (6.75 g, 2h). D: ΚΑΣΣΩΠΑΙΩΝ; testa di Afrodite rivolta a destra con capo rivestito da una ornata stefane. R: Π-ΟΛΥ; colomba in volo a sinistra entro corona. Franke 11.1. Ex CNG.

BIBLIOGRAFIA

S. I. Dakaris, Kassope, in “EAA”, 1973: disponibile online.

Sito del Ministero della Cultura Greco.

M. Torelli, T. Mavrojannis, Kassòpe, in “Grecia”, 1997, pp. 182-184.

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